Con l’imminente arrivo del cosiddetto reddito di cittadinanza si pone una interessante questione: qualora la (ex) moglie che sia già beneficiaria di un contributo al mantenimento (ottenuto in sede di separazione) riesca ad accedere (anche) al reddito di cittadinanza (in quanto titolare di un reddito inferire ai 9.360,00 euro), potrebbe vedersi ridotto (o anche revocato) il primo assegno di sussistenza?

E’ infatti lecito attendersi che il coniuge gravato dall’onere del versamento del contributo, una volta venuto a conoscenza della circostanza che l’altro ha avuto accesso al reddito di cittadinanza, si possa rivolgere al Giudice per chiedere una rivisitazione dei suoi obblighi sul presupposto che sarebbero venuti a meno per il beneficiario (con la percezione del sussidio pubblico) quei requisiti di mancanza di adeguate risorse al proprio sostentamento.

Sul punto merita di essere segnalata la opinione espressa in proposito dall’Avv. Bernardini De Pace; la stessa ritiene del tutto improbabile che l’assegno di mantenimento possa essere eventualmente detronizzato dal reddito di cittadinanza anche perché, a suo dire, si assisterebbe, in tal modo, ad uno sfruttamento del denaro pubblico in luogo delle responsabilità private (come a dire: perché dovrebbe essere la collettività a sostituirsi al coniuge).

C’è comunque da attendersi che sulla questione si apriranno serrati dibattiti e confronti che i Tribunali, molto probabilmente, dovranno esaminare e risolvere.