Fino a un qualche anno fa sarebbe stato impensabile, ma ad oggi la provincia italiana entra di forza nella strategia di sviluppo delle grandi law firms nazionali e straniere. L’approccio di settore non è e non può essere, per così dire, “diretto”, poiché per penetrare sul territorio ed intercettare la clientela più interessante gli “stranieri” devono necessariamente avvalersi di chi sul territorio è gia radicato.
Alla luce di questo nel prossimo futuro, a nostro parere, assisteremo con tutta probabilità a una serie importante di alleanze e joint venture (se non addirittura merger) tra studi: grandi law firms da una parte e boutique legali come è il nostro studio dall’altra.
Sono infatti, le organizzazioni di avvocati come la nostra, che hanno saputo giocare d’anticipo sui tempi e creare un team di professionisti già idoneo a recepire ciò che il mercato era in aria di produrre, i soggetti che possono aiutare i colleghi milanesi, romani o londinesi a selezionare i deal e a dialogare nel modo più efficace con le imprese.
Il vero cliente, a quel punto, per le insegne più blasonate del mercato dei servizi professionali, sarà un collega o meglio uno studio associato collegato con il territorio, il tutto costruendo questa relazione senza essere percepiti come potenziali concorrenti.
Questa è la grande sfida ed è già cominciata! Per centrare l’obiettivo, gli studi d’affari dovranno giocare a carte scoperte, chiarendo che il loro obiettivo è intercettare i mandati sofisticati (che richiedono competenze specialistiche e staff numerosi) che anche le piccole e medie imprese possono produrre una tantum. Il tutto valorizzando ciò che gli studi locali hanno creato nell’arco degli anni: un consolidato rapporto personale e fiduciario con le realtà imprenditoriali di zona.
Alla giusta, ed attuale, ricognizione di cui sopra si aggiunge poi un corollario fondamentale: la necessità degli studi di provincia di aumentare il livello delle loro competenze per poter propriamente seguire delle realtà imprenditoriali che, per esposizione internazionale ed in generale per complessità degli assetti operativi e di raggio di business, hanno spesso “superato” in termini di competenze, anche solo linguistiche, i professionisti locali.
Il quesito potrebbe essere dunque così formulato: “Su quali basi e con quali modalità si può realizzare un “alignment” tra la discesa verso il “basso” di strutture professionali dimensionate determinate ad acquisire nuova clientela sui mercati “locali” da un lato, e la spinta verso “l’alto” di strutture professionali di provincia che si trovano sprovviste dei mezzi per necessari a far fronte ai nuovi bisogni della loro clientela storica dall’altro?”
E’ proprio su questo versante che il nostro Studio si sta focalizzando vagliando la struttura professionale dimensionata con la quale stringere un’alleanza strategica per poter garantire ai propri clienti un accesso privilegiato, diretto e monitorato ai servizi dei più prestigiosi studi nazionali od internazionali garantendo al contempo quella accessibilità, prossimità e “familiarità” che possono essere garantite solo dalla conoscenza personale e diretta costruita nel corso degli anni.