In base all’ art. 186 comma 2 bis Codice della Strada se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le sanzioni previste dall’art. 186 comma 2 e 3 Cds sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per giorni centottanta, salvo nell’ipotesi che questo appartenga a persona estranea al reato.
La Cassazione Penale sez. IV, con sentenza n. 37743 del 28 maggio 2013, ha chiarito che sono necessari dei presupposti perché possa applicarsi l’aggravante ex art. 186 comma 2 bis Cds.
Nella predetta sentenza si afferma che l’aggravante di aver provocato l’incidente stradale non si applica nelle ipotesi di mero coinvolgimento in un incidente da parte di un soggetto che si trova alla guida in stato di ebbrezza.
L’art. 186 comma 2 bis Cds prevede infatti che l’agente “abbia provocato” un incidente, dunque è necessario un coefficiente causale della sua condotta rispetto al sinistro. Costiuirebbe infatti un’analogia in malam partem l’assimilazione del mero coinvolgimento in un incidente stradale alla provocazione dello stesso.