In esito a pubblica udienza del 18 gennaio 2018 le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, Pres. Fumo, Rel. Ramacci, Ric. Del Fabbro, hanno affrontato la questione della rilevanza penale delle omissioni contributive.
In particolare la questione era se, in tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti, l’importo complessivo maggiore di € 10.000,00 annui, rilevante per il raggiungimento della soglia di punibilità, debba essere individuato in riferimento alle mensilità di pagamento delle retribuzioni oppure a quelle di scadenza del relativo versamento contributivo.
Secondo l’informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, è stato risposto al quesito nel seguente modo: “per l’individuazione dell’importo annuo bisogna fare riferimento alle mensilità di scadenza dei versamenti contributivi (periodo 16 gennaio – 16 dicembre, relativo alle retribuzioni corrisposte, rispettivamente, nel periodo dicembre dell’anno precedente – novembre dell’anno in corso).