Arrivata la tanto attesa stretta sui poco amati autovelox. Con decreto del Ministero delle Infrastrutture del 28 maggio 24 è stato varato un pacchetto di norme che peraltro giaceva nei cassetti dal oltre 13 anni.

Il decreto prevede un significativo ridimensionamento della possibilità di impiegare i detti strumenti. Si parte dalla collocazione dei dispositivi: il decreto regola i casi in cui non si possa procedere alla contestazione immediata e stabilisce, inoltre, che i tratti di strada dove possono essere utilizzati gli autovelox debbono essere individuati con provvedimento prefettizio. Deve poi esserci la distanza di almeno un Km fuori dai centri abitati tra il segnale (che impone il limite di velocità) e lo strumento rilevatore.

Dunque i dispositivi potranno essere collocati con provvedimenti dei prefetti in zone ad elevato rischio di incidentalità o documentata impossibilità-difficoltà di procedere alla contestazione immediata, ma anche dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 Km/h rispetto a quello massimo generalizzato (salve specifiche deroghe).

Restrizioni anche in città: non sarà possibile sanzionare limiti al di sotto dei 50 K/h posto che, in tal caso, serve la contestazione immediata.

Sono poi previste distanze minime per i tratti stradali su cui sono collocati i dispostivi e pure distanze minime tra gli stessi autovelox. Prevista anche una sanzione unica per il caso di più infrazioni commesse in un’ora sullo stesso tratto.