A seguito della direttiva europea entrata in vigore il 26 marzo 2014, saranno applicate nuove regole per il commercio elettronico, regole universali per tutti i paesi, finalizzate ad offrire maggiori garanzie su tutti i contratti a distanza con un controvalore superiore ai 50 €.
Ad esempio per quanto concerne il diritto di recesso, il tempo per esercitare il ripensamento sugli acquisti on line sarà esteso fino a 14 giorni, e se il consumatore non fosse stato informato di questa norma, avrà diritto a tre mesi di tempo per recedere.
Per quanto concerne gli acquisti telefonici non dovrà più considerarsi di alcun valore il consenso registrato rilasciato agli operatori, ma sarà sempre necessaria la conferma scritta, sia in forma cartacea che per e-mail.
Vengono altresì abolite le commissioni extra, e i servi aggiuntivi salvo non siano richiesti in maniera espressa dall’utente.
Per garantire ulteriore chiarezza, inoltre, il venditore on-line dovrà dichiarare i costi che il compratore sarà tenuto a sostenere in caso di restituzione della merce ed in caso tali spese non siano state messe in chiaro anticipatamente i costi di restituzione saranno a carico del venditore.
Per quanto concerne risarcimenti e restituzioni per acquisti on line non andati a buon fine, il 13 giugno entrerà in vigore la direttiva 83/11 con applicazione in tutta Europa.
La normativa stabilisce il termine di giorni 14 per la restituzione della merce acquistata online, per telefono o per corrispondenza nelle ipotesi in cui per qualsiasi motivo si cambi idea. E qualora i venditori volessero addebitare ai compratori i costi di restituzione della merce in caso di ripensamento, potranno farlo solo se ciò era stato specificato preventivamente in maniera chiara ed esaustiva.
Inoltre, sarà vietato l’utilizzo di operazioni come quello delle caselle preselezionate per le opzioni extra, che spesso erano solite utilizzare le compagnie aeree che vendevano biglietti con opzioni che comportavano l’involontario acquisto anche di un’assicurazione per il viaggio. Ora diventa obbligatorio lasciare tali caselle deselezionate, permettendo ai clienti di sceglierle o meno in base alla loro volontà.