Contrariamente ad alcuni indicatori di poco tempo fa la crisi del mercato immobiliare americano è tutt’altro che finita.
Ad oggi il valore medio delle case è crollato del 30% rispetto alle stime del 2006 e, Fusion IQ, un analista del settore, stima che vi sarà un ulteriore crollo del 10% nei prossimi mesi.
Il dato è importante, a livello macro economico, in quanto il valore dell’abitazione rappresentava una delle voci più importanti nel bilancio delle famiglie americane .
Ad oggi si contano più di sette milioni di case vuote ed otto milioni di mutuatari in ritardo con il pagamento delle rate.
Il valore medio degli affitti è crollato negli ultimi mesi del 3.5% ed il trend negativo non si è ancora fermato. A ciò si aggiunge un crollo del valore medio di vendita delle nuove abitazioni che si attesta sui 232.000 dollari segnando il valore più basso degli ultimi sei anni.
Ad oggi si possono contare più di 10 milioni di abitazioni il cui valore di mutuo è superiore al valore di mercato (negative equity) con la conseguenza che il numero dei defaults sui mutui contratti continuerà ad aumentare.
Dati statistici infatti indicano che quando il valore dell’immobile scende sotto il 75% dell’ammontare del mutuo contratto le probabilità che il proprietario “abbandoni” la casa sono altissime.
Una soluzione potrebbe essere quella di ripristinare un’istituzione risalente all’era della grande Depressione ovvero la Owner’s Equity Loan Corporation che avrebbe, come aveva, il compito di comprare dalla banche i mutui attualmente esistenti e di sostituirli con mutui accessibili ai proprietari di casa.
Indipendentemente dallo schema pratico che venga utilizzato, quello sopra menzionato od altro, è fondamentale ridurre il capitali che i mutuatari devono restituire e non solo abbassare il valore delle rate e questo in considerazione dei livelli di disoccupazione che sono destinati a rimanere elevati.
Risolvere il problema del settore immobiliare, proprio in virtù del ruolo che la casa ha giocato come garanzia del credito per le famiglie americane, è un passo fondamentale perché si possa parlare seriamente di speranza di ripresa dell’economia.