La Corte di Cassazione, al passo con i tempi, ha ritenuto che la prescrizione ex art. 276 c.p.p. imposta ai soggetti sottoposti alla custodia cautelare degli arresti domiciliari di “non comunicare con persone diverse dai familiari conviventi” debba intendersi come divieto non solo di parlare con persone non della famiglia e non conviventi, ma anche di non entrare in contatto con altri, ritenendo tali anche le comunicazioni vocali e scritte via Internet.

Al contrario, è concesso ai detenuti in vinculis l’uso di Internet qualE funzione conoscitiva di ricerca via Web con altre persone.

Nella specie, veniva convertita la misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere per due soggetti che comunicando via Internet, sul sito Facebook”, i quali appunto hanno violato la prescrizione imposta di non comunicare e/o interagire con persone diverse dai famigliari conviventi.

Cass. Pen. Sez. II, Sent. n. 37151 del 18/10/2010.