Si, la corte lo ha dichiarato colpevole!

Bizzarro colpo di un 27enne tossicodipendente che ha derubato l’incasso di un’agenzia di scommesse impugnando un vibratore nascosto in una busta di plastica. Incastrato dalle telecamere a circuito chiuso, l’uomo è stato prima identificato e poi condannato a cinque anni di carcere per rapina a mano armata. Inflessibile il giudice: “E’ ininfluente il fatto che non sia stata usata un’arma vera”.

Preso in prestito dalla fidanzata, l’oggetto in questione non era un vibratore qualsiasi, ma un modello ben preciso: “Coniglio Galoppante”. Un nome, una garanzia, verrebbe da dire. Della stessa opinione non deve essere stata però la cassiera dell’esercizio, che, minacciata con il singolare giocattolo erotico avvolto in un sacchetto e utilizzato come una pistola, ha temuto il peggio e ha subito consegnato a l’uomo l’incasso del giorno,.

“E’ chiaro che non avevate un’armada fuoco, ma avete fatto credere di averla a coloro che avevate davanti”, ha chiosato rigoroso il giudice, pronunciando la sua ferma condanna. Al momento non è chiaro invece se “l’arma del delitto”sia già stata riconsegnata alla legittima proprietaria.