Il delitto di appropriazione indebita è un reato istantaneo che si consuma con la prima condotta di appropriazione ossia nel momento in cui l’agente compia un atto di dominio sulla cosa con la volontà esplicita od implicita di tenere la cosa come se fosse propria.

In questo senso si è espressa recentemente la Cassazione penale sez II, 29 aprile 2014 n. 17901, condividendo il prevalente orientamento della giurisprudenza.

Un orientamento più datato riteneva che l’evento del reato si realizzasse nel momento e luogo in cui la manifestazione di volontà dell’agente di appropriarsi del bene posseduto giunge a conoscenza della persona offesa e non nel tempo e luogo di compimento dell’azione ( così, Cass. pen sez. II, 48438/04).

Invece l’orientamento maggioritario, confermato dalla predetta ultima sentenza, ritiene che quello di appropriazione indebita sia un reato a consumazione immediata che si ha nel momento e luogo  in cui l’agente tiene consapevolmente un comportamento  che in maniera oggettiva eccede le facoltà ricomprese nel titolo del suo possesso ed in contrasto con il diritto del proprietario. In questo senso emblematica è la sentenza di Cassazione penale II, 8/2/13 n. 22127 per la quale “il delitto di appropriazione indebita si consuma dal momento in cui il possessore ha compiuto un atto di dominio sulla res”, ed anche Cass. Sez. I, 17/5/13 n. 29451 per cui “il delitto di appropriazione indebita è reato istantaneo che si consuma con la prima condotta appropriativa e, cioè nel momento in cui l’agente compia un atto di dominio sulla cosa con la volontà espressa o implicita  di tenere questa come propria”.

Dunque la Cassazione con sentenza 17901/14  aderendo alla suesposta tesi ha chiarito che, ai fini dell’individuazione del momento consumativo risulterà del tutto irrilevante la conoscenza che ne abbia la parte offesa, che semmai avrà rilevanza ai fini della decorrenza del termine per proporre la querela ex 124 cp, che fa riferimento “al giorno della notizia del fatto che costituisce reato”.

La Corte ha chiarito inoltre che il delitto di appropriazione indebita è reato istantaneo che si consuma con la prima condotta di appropriazione ovvero nel momento in cui l’agente compia un atto di dominio sulla cosa con la volontà espressa o implicita di tenere questa come propria, essendo irrilevante il momento in cui la persona offesa venga a conoscenza della volontà dell’agente di appropriarsi della cosa.