La Corte di Cassazione  ha annullato con sentenza del 18 ottobre 2016 n. 44092  la sentenza di condanna della Corte d’Appello di Lecce emessa nei confronti di un uomo che aveva rubato due salami all’interno di un supermercato.

Ad avviso della Suprema Corte, nel caso di specie, la tenuità del fatto supererebbe lo ius corrigendi insito nella misura repressiva, per tanto deve riconoscersi la particolare tenuità del fatto ex art 131 bis cp, tenendo conto del valore modesto della merce sottratta, della modalità di sottrazione e dalla mancanza di circostanze aggravanti.

Ha aggiunto altresì la Corte, che non ostacolerebbe l’applicazione della causa di non punibilità neppure una precedente sentenza di patteggiamento a carico dell’uomo per tentato furto.

La presenza di un precedente non sarebbe sufficiente per una declaratoria di abitualità, che si configurerebbe con la realizzazione di almeno altri due illeciti oltre a quello esaminato.