La Corte di cassazione, con la sentenza n. 19545, ha confermato la condanna del commercialista che svolge il ruolo di “stratega” nella spoliazione dei beni societari.
Nello specifico il commercialista, tra l’altro membro del collegio sindacale, “orchestrò” e partecipò direttamente alla distrazione dei beni societari acquistandoli attraverso lo schermo di un’altra entità societaria.
La Corte prosegue dunque nel tracciato decisionale che vede delinearsi in modo sempre più marcato e preciso la responsabilità dei professionisti nell’ambito dei loro rapporti di consulenza con aziende o privati.
Sotto tale profilo ricordiamo anche la decisione n. 9916 dello scorso aprile che fa sorgere una responsabilità solidale del commercialista verso il cliente per la metà delle sanzioni fiscali addossate a tale ultimo in relazione a costi non documentati e non inerenti all’anno di imposta e nonostante ciò esposti dal professionista.