Germania è il termine con cui circa tremila anni fa si era soliti definire i territori abitati da tribù celtiche prima dell’arrivo dei Germani, i quali erano una popolazione scaturita dalla fusione tra gruppi etnici di origine indoeuropea e gruppi etnici autoctoni di origine paleolitica che, dopo essersi sedimentati in un unico popolo, si spostarono dalla Scandinavia Meridionale. Nel medioevo, nella odierna Germania, che non esisteva ancora come stato, si parlava il latino (chi sapeva leggere e scrivere) e una lingua popolare chiamata “theodisce”. Questa parola si ritiene provenga da alcuni dialetti locali che significava semplicemente “del popolo”. Quindi, in origine “lingua tedesca” significava semplicemente “lingua del popolo” a differenza dal latino che era la lingua delle persone istruite influenzate dalla cultura ecclesiastica ed ingerenza romana. Da theodiscus si sviluppa la parola deutsch, che in Italia diventa la parola tedesco. Quindi la Germania altro non è che una nazione con un popolo coeso che parlava un dialetto per distinguersi e differenziarsi dalla lingua parlata dai Romani. Francia è il termine che si è voluto dare in passato per individuare la terra abitata dai Franchi.
Questi ultimi rappresentavano l’insieme delle popolazioni che non erano state sottomesse ai Romani, al pari invece dei Galli, pertanto ci si riferiva al termine “franco” con l’intento di indicare un uomo libero. Quindi in quel tempo con il termine Francia si soleva indicare un paese di uomini liberi dall’influenza, ingerenza ed arroganza romana, almeno sul piano etimologico del nome. Inghilterra indica letteralmente la Terra degli Angli, i quali furono una tribù di Germani che non subì la dominazione romana e né tantomeno ne rimase influenzata la quale si stanziò in quella che oggi si chiama lo Schleswig (la base della penisola dello Jutland), originariamente un territorio occupato dai Sassoni, altro clan germanico considerato piuttosto bellicoso. Verso i primi secoli dopo Cristo, Angli e Sassoni migrarono in Britannia, come i Romani chiamava allora l’odierna Inghilterra. Il termine “anglo” deriva dalla parola “angeln” che originariamente significava “uncino” o “pescatore” ad indicazione di come la pesca in quell’epoca fosse la principale e più diffusa fonte di sostentamento per quel popolo.
Quindi l’Inghilterra nacque come paese di pescatori che decisero di sfuggire al dominio romano. Spagna, o meglio Espana, deriva dal latino “hispania” termine utilizzato dai romani per indicare la penisola iberica. La tesi più accreditata vuole che questo termine derivi da una parola di origine fenicia “i-span-ya” che significava terra dei lavoratori di metalli, in considerazione della intensa attività metallurgica che ha contraddistinto le coste della odierna Andalucia, originariamente colonia fenicia proprio per la ricchezza del sottosuolo. La Spagna pertanto viene idealizzata sul piano etimologico come il paese il cui popolo aveva una particolare capacità a lavorare e forgiare il metallo. Svizzera proviene dal nome del cantone, Svitto (Schwyz in germanese), che diede origine alla prima confederazione di cantoni. Sembra che questo termine sia legato ad un termine dell’antico tedesco “sueden” che significava “bruciare” con riferimento alle foreste bruciate nei cantoni per creare nuovi spazi per gli insediamenti umani. In vero, il nome antico della Svizzera era Helvetia, in onore al popolo degli Elvezi, una popolazione di origine celtica stanziatisi nell’Altopiano Svizzero, storicamente descritti come un popolo ricco di oro e molto pacifico.
Grecia è il termine italianizzato del termine greco “Hellas” con cui si è indicato nei primi secoli dopo Cristo quello che oggi identifica la penisola ellenica e sul piano etimologico dovrebbe significare “terra priva di vegetazione” in virtù di un paesaggio molto brullo ed arido. Malta è un termine italianizzato da Melita, il vocabolo che utilizzavano i Greci per definire l’odierno arcipelago delle isole maltesi: la provenienza sul piano etimologico sembra sia di origine fenicia da una parola “malet” che indicava in quel tempo un “porto sicuro” in considerazione delle caratteristiche morfologiche del porto della odierna capitale La Valletta. Italia è la denominazione che ha avuto sino a 150 anni fa la penisola sul Mediterraneo a forma di stivale, pochi immagino conoscano l’origine etimologica di questo termine: stando alle tesi più accreditate il nome che porta la nostra nazione deriva dal vocabolo “vitalia” inteso come maschile, nominativo plurale della voce latina “vitalium” ovvero vitello, termine con cui i Greci allora solevano designare la penisola italiana in quanto paese dei vitelli visto che nelle regioni meridionali questi animali erano allevati in grande quantità.
Fonte: Eugenio Benetazzo